29-01-2021
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29-01-2021
L’olio extravergine d'oliva è un alimento prezioso, ma come possiamo assicurarci di conservarlo nel modo giusto per preservarne le proprietà ? Molti si chiedono: quando scade l’olio extravergine di oliva? La risposta dipende da vari fattori, tra cui il tipo di olio, la conservazione e la filtrazione.
A seconda del tipo di olio extravergine, la durata può variare significativamente. Ecco una panoramica delle principali categorie:
L’olio fruttato leggero si caratterizza per un contenuto inferiore di polifenoli, i composti antiossidanti che proteggono l'olio dall'ossidazione. A causa di questo ridotto quantitativo, l'olio tende a perdere più rapidamente le sue qualità organolettiche, come l'amaro e il piccante. Anche quando conservato correttamente, lontano dalla luce e a temperature fresche e costanti, la sua durata è generalmente più breve, attestandosi attorno ai 12 mesi o anche meno se non conservato correttamente. Dopo questo periodo, pur restando commestibile, potrebbe perdere la freschezza e le caratteristiche aromatiche che lo contraddistinguono.
L'olio fruttato medio presenta una concentrazione intermedia di polifenoli, offrendo un equilibrio tra gusto e stabilità nel tempo. Grazie a una quantità maggiore di polifenoli rispetto al fruttato leggero, questo tipo di olio mantiene le sue caratteristiche organolettiche per un periodo più lungo, arrivando a durare fino a 24 mesi se conservato in modo adeguato. È fondamentale ripararlo dalla luce diretta e dalle alte temperature per preservarne l'intensità di gusto e l'integrità dei suoi nutrienti, soprattutto l'amaro e il piccante che caratterizzano un olio di qualità .
Gli oli fruttati intensi si distinguono per un'elevata concentrazione di polifenoli, che non solo esaltano il sapore amaro e piccante dell'olio, ma contribuiscono anche a una maggiore resistenza all'ossidazione. Grazie a questa robusta protezione naturale, l'olio fruttato intenso può mantenere intatte le sue proprietà organolettiche per un periodo prolungato, arrivando fino a 3 anni se conservato in condizioni ottimali. Anche in questo caso, la corretta conservazione al riparo da luce e calore è essenziale per evitare il degrado delle caratteristiche aromatiche che rendono questo olio particolarmente pregiato.
Un altro aspetto fondamentale da considerare per la durata dell'olio extravergine di oliva è la filtrazione. L'olio può essere filtrato o non filtrato, e questo processo influisce direttamente sulla durata. L’olio filtrato viene sottoposto a un processo che rimuove particelle solide come frammenti di polpa e residui di olive. Questo riduce il rischio di fermentazione e ossidazione, prolungando la sua vita utile. Al contrario, l’olio non filtrato contiene micro-particelle che, pur donando un sapore più intenso, accelerano il deterioramento e riducono la stabilità del prodotto.
L'olio filtrato tende a durare almeno 18 mesi, mentre quello non filtrato ha una durata inferiore, spesso limitata a circa 12 mesi. Questo avviene perché la filtrazione rimuove le particelle solide responsabili dell'ossidazione e della fermentazione, processi che degradano rapidamente le qualità organolettiche dell’olio. Perciò, sebbene l'olio non filtrato possa offrire un sapore più naturale e grezzo, è meno stabile nel tempo e va consumato più velocemente per mantenere freschezza e qualità .
Un concetto fondamentale da comprendere è la differenza tra scadenza e termine minimo di conservazione. I prodotti con una vera e propria scadenza, come il latte, diventano potenzialmente pericolosi per la salute dopo la data indicata. L'olio extravergine d'oliva, invece, non ha una scadenza vera e propria, ma presenta un termine minimo di conservazione che indica il periodo entro cui l'olio mantiene al meglio le sue caratteristiche organolettiche, come sapore, aroma e proprietà nutritive. Se conservato correttamente — al riparo da luce, calore e ossigeno — l'olio può essere consumato anche dopo la data "da consumarsi preferibilmente entro" senza presentare difetti gravi. Tuttavia, è importante considerare il tipo di fruttato (leggero, medio o intenso) e se l'olio è stato filtrato. Gli oli fruttati intensi e filtrati tendono a mantenersi meglio nel tempo, grazie alla maggiore presenza di polifenoli e all'assenza di particelle solide che possono accelerare l'ossidazione.
Se conservato correttamente, l'olio extravergine può essere consumato anche dopo la data indicata sull'etichetta (di solito 18 mesi dall’imbottigliamento). Tuttavia, il sapore e le proprietà organolettiche come l’amaro e il piccante possono attenuarsi nel tempo.
Molti si chiedono se l'olio extravergine scaduto possa fare male alla salute. Anche a distanza di 2 anni dall’estrazione, l'olio può essere ancora consumabile, purché ben conservato.
Con il passare del tempo, l’olio tende a ossidarsi, perdendo il caratteristico gusto amaro e piccante tipico dell'olio fresco. Il colore diventa più opaco e il sapore più dolce. Dopo 3 anni, tuttavia, non è più consigliabile usarlo a scopo alimentare.
Per garantire che l'olio mantenga le sue proprietà più a lungo, è fondamentale conservare l'olio extravergine d’oliva correttamente. Ecco le differenze tra conservazione per professionisti e privati:
I professionisti, come ristoranti e produttori, spesso acquistano l’olio in lattine o contenitori più grandi, che offrono una protezione adeguata dalla luce e dall’ossidazione. In questi casi, è fondamentale utilizzare locali freschi e bui per stoccare l'olio, mantenendolo a temperature costanti (tra i 15 e i 20°C) per ridurre il rischio di ossidazione.
Per i consumatori privati, la scelta del contenitore e la quantità di olio acquistata giocano un ruolo chiave. L’olio dovrebbe essere tenuto al riparo dalla luce diretta e lontano da fonti di calore, preferibilmente in bottiglie di vetro scuro. Tuttavia, una delle soluzioni più pratiche e sicure per i privati è il bag-in-box, che offre una protezione ottimale dall'ossidazione. Questo sistema, infatti, permette di mantenere l’olio fresco più a lungo grazie al fatto che il sacchetto interno si restringe man mano che si utilizza l'olio, evitando il contatto con l’aria, il principale responsabile dell’ossidazione.
Il bag-in-box è particolarmente indicato per chi acquista grandi quantità di olio ma non riesce a consumarlo rapidamente. La tecnologia del bag-in-box aiuta a preservare l'olio nel tempo, garantendo che rimanga fresco anche dopo mesi dall'apertura. Inoltre, è più facile da trasportare e conservare rispetto alle lattine o alle bottiglie, ed è un'ottima soluzione per mantenere la qualità dell'olio intatta.
L'olio extravergine d'oliva non ha una vera e propria "scadenza", ma per gustarlo al meglio, è preferibile consumarlo entro 12-18 mesi dall'estrazione. Con le giuste accortezze di conservazione, si può prolungare la sua vita, ma ricordiamo che un olio fresco sarà sempre più ricco di sapori e benefici per la salute. Sia per professionisti che per privati, adottare metodi di conservazione adeguati è essenziale per preservare le caratteristiche uniche di questo alimento straordinario.
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