Olio Piano tra gli oli di eccellenza Italiani

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Olio Piano Biologico è stato riconosciuto tra gli oli di eccellenza Italiani dall’A.S.S.A.M. Marche,.

Come ogni anno, si è tenuta la Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali diretta dall’ A.S.S.A.M. Marche, un concorso dove vengono valutati appunto gli oli monovarietali come il nostro.

Anche quest’anno, come gli anni passati, il nostro Olio Piano è stato riconosciuto tra gli oli di eccellenza Italiani ottenendo un punteggio di 7,4.

Qui di seguito riportiamo la valutazione del panel test:

Fruttato medio, tendenzialmente verde, con sentori di carciofo, mandorla e lieve pomodoro. Note di piccante ed amaro di media intensità retrogusto di carciofo e mandorla. Colore giallo con riflessi verdi; fluidità media.”

Ma cosa significa olio monovarietale?

Con olio monovarietale o monocultivar intendiamo un olio extra-vergine prodotto e ottenuto al 100% da una sola varietà di olive. Poi ci sono i blend che partono dalle monocultivar e attraverso uno studio delle proprietà organolettiche delle varie cultivar riescono ad essere più rotondi e armonici e quindi capaci di rispondere a diverse esigenze del consumatore. Se i monovarietali costituiscono quindi la massima espressione di tipicità e peculiarità territoriale, i blend sono l’espressione di un mercato, di un gusto e di una ricerca in continua evoluzione.

La Peranzana

La nostra cultivar (Peranzana) è tipica del territorio nord della Puglia precisamente alle pendici del Gargano prevalentemente pianeggiante. Questo territorio, grazie alla posizione protetta, al clima ed ai terreni fertili è ideale per la coltivazione di olive, che per tradizione contadina, la cultivar di eccellenza è la Peranzana.

La Peranzana è una cultivar pura, non un ibrido. Originariamente viene dalla Provenza, “Peranzana”, infatti, è una trasformazione dialettale di “Provenzale”.

Origini della Peranzana

Essa fu introdotta nella Daunia da Raimondo di Sangro verso la metà del 1700. La famiglia di Sangro era, all’epoca, una delle famiglie più importanti d’Europa, avendo legami di parentela con i Borboni di Spagna e di Francia, con i Duchi di Borgogna e vantava una discendenza che, attraverso l’albero genealogico, risaliva a Carlo Magno.

Raimondo fu Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore e fu lui a introdurre la “Peranzana” nei suoi possedimenti. Gli avvenimenti passati spiegano i motivi per cui la Peranzana è presente solo in un territorio ben circoscritto della piana del tavoliere delle puglie.

I primi frantoi risalgono al settecento e si trovano nei sotterranei di molti palazzi del centro storico di San Severo. Dopo circa un secolo, tra gli anni cinquanta e sessanta del 1800, un altro discendente della famiglia de Sangro, Michele, apportò un’ulteriore evoluzione nella produzione dell’olio: nel fossato del lato sud del castello ducale di Torremaggiore, impiantò un moderno oleificio per l’epoca, il trappeto, che diminuiva i tempi di produzione dell’olio e ne migliorava la qualità. Una pianta che ha trovato il suo clima ideale in quest’angolo di Capitanata «partorendo» un olivo capace di trasformarsi in olio extravergine unico dalle richiestissime proprietà organolettiche e nutrizionali.

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